Cultura. Stasera inaugurazione Festival di Morgana con la mostra “Kala”

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Questo pomeriggio, alle ore 18.00, le ex scuderie di Palazzo Cefalà accoglieranno l’inaugurazione della 50esima edizione del Festival di Morgana con la mostra “Kala”.

Data:

06 Novembre 2025

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Questo pomeriggio, alle ore 18.00, le ex scuderie di Palazzo Cefalà accoglieranno l’inaugurazione della 50esima edizione del Festival di Morgana con la mostra “Kala”. Le allegorie degli esseri indonesiani”, dell’artista Faisal Kamandobat, all’interno di Pupi Videodrome, la mostra diffusa, multimediale e transdisciplinare che accompagna il Festival.

Riaprono così le ex Scuderie di Palazzo Cefalà, nel cuore della Kalsa. Un edificio che attraversa i secoli e racconta la storia della città: nel ‘400 fu sede, seppur temporanea, della Zecca di Palermo, dimora nobiliare nel ‘600, prima dei principi Filangeri e poi dei Pisani Diana, baroni di Cefalà, il palazzo subì gravi danni durante i bombardamenti anglo-americani della Seconda Guerra mondiale.

Lo storico edificio tra il 2006 e il 2009 ha ospitato la Galleria di Architettura EXPA, spazio di sperimentazione e ricerca creativa.

A lungo inutilizzato, oggi riapre alla fruizione con l’intento di restituirgli la sua funzione culturale: un luogo aperto, vivo, dedicato alla comunità.

“Si tratta di un recupero importante di uno spazio che intendiamo restituire alla comunità cittadina per ampliare i luoghi dove pensare e sviluppare attività culturali – commenta l’assessore alla Cultura e vicesindaco Giampiero Cannella -. In un’area complessa e frequentata come quella della Kalsa, ambienti dedicata alle presentazioni di libri, ai convegni o alle mostre d’arte sono fondamentali per la crescita socio-culturale di un territorio che non può essere soltanto caratterizzato dal turismo ‘mordi e fuggi’ della movida cittadina”.

Questo pomeriggio in mostra le opere di Kamandobat, un ponte tra epoche e civiltà che fonde la saggezza locale con la conoscenza scientifica. Nel pensiero giavanese, “kala” non è solo il tempo che passa, ma un ritmo sacro attraverso il quale l’esistenza si rinnova.

E in questo senso, la mostra Kala dialoga con la rinascita di Palazzo Cefalà: il tempo che ferisce ma anche guarisce, che distrugge ma restituisce. Il tempo come luogo di passaggio, di purificazione e di equilibrio.

Ultimo aggiornamento: 06/11/2025


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