Descrizione
«Questa mattina, mentre in Consiglio comunale si discutevano i debiti fuori bilancio, le voci dei ragazzi che manifestavano sotto Palazzo Comitini arrivavano fin dentro l’Aula.
Non comprendevamo come si potesse continuare a fare ordinaria amministrazione in un momento come questo, mentre la città intera chiede un segnale di responsabilità. Per questo, come gruppi di opposizione, abbiamo chiesto che i lavori venissero sospesi, ritenendo inopportuno proseguire come se nulla fosse.
Apprendiamo che l’assessore Ferrandelli e il consigliere Zacco hanno contemporaneamente incontrato una delegazione dei manifestanti a Palazzo Comitini. Bene il dialogo, ma resta una domanda di fondo: esiste un limite all’ipocrisia politica? Oppure ammettano che nel centrodestra ormai è liberi tutti e ciascuno va per la propria strada.
Non si può essere, nello stesso momento, chi in Aula vuole proseguire i lavori e chi poi si presenta come l’ascoltatore sensibile dei ragazzi.
E sulla Consulta Giovanile, le parole stanno a zero. La delibera era stata prelevata e poi fermata dalla stessa maggioranza che oggi ne parla come di un traguardo imminente. Come opposizione avevamo anche presentato emendamenti per migliorarla, ma il percorso è stato bloccato solo e soltanto da loro.
I fatti parlano chiaro: la maggioranza che sostiene l’amministrazione Lagalla non ha voluto istituire la Consulta Giovanile finora e continua a vivere di annunci e contraddizioni. E di passerelle».
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico (Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi) di AVS (Giambrone e Mangano), del Gruppo Misto (Carmelo Miceli e Giaconia) e Franco Miceli.