Descrizione
«Prendo atto che gli esponenti dell’opposizione in Consiglio Comunale, anziché concentrarsi sull’auspicabile confronto politico e amministrativo, hanno scelto di trasformarsi in una sorta di improvvisata agenzia investigativa, con l’unico obiettivo di alimentare un’ignobile macchina del fango nei confronti di chi oggi è chiamato al governo della Città dal voto della maggioranza degli elettori.
Ciò premesso, desidero ribadire che l’intera vicenda, oggetto del malizioso esposto, è pienamente e legittimamente incardinata nelle procedure previste dalla legge in materia di partenariato pubblico-privato, disciplinato dal Codice dei Contratti Pubblici, che consente alle amministrazioni di valutare proposte di finanza di iniziativa privata attraverso iter trasparenti, tracciabili e basati su istruttorie tecniche, con aggiudicazione finale a mezzo di selezioni di evidenza pubblica.
Sin dal nostro insediamento, abbiamo dovuto affrontare una situazione di grave criticità economico-finanziaria, accompagnata da un altissimo livello di evasione tributaria e da una capacità di riscossione, da parte dell’amministrazione comunale, significativamente inferiore agli standard attesi. È questo, e non altro, il dato che avrebbe dovuto essere al centro dell’attenzione delle opposizioni, ricordando, altresì, che l’ipotesi di un’esternalizzazione – anche solo sperimentale – del servizio di riscossione era stata già portata all’attenzione del Consiglio comunale nel 2021, come gli stessi consiglieri dell’opposizione riconoscono nel loro esposto. Ciò conferma che il tema non è certo sorto negli ultimi mesi, ma costituisce una cronicizzata deficienza che questa Amministrazione, una volta insediata, ha cercato di affrontare con il consueto senso di responsabilità.
Sull’esempio di quanto avvenuto in molti altri Comuni italiani – tra cui Napoli, amministrata dall’attuale Presidente nazionale dell’ANCI – dove il partenariato pubblico-privato nei servizi di riscossione ha prodotto risultati positivi e documentati, il sottoscritto ha esercitato ogni consentita funzione di impulso e monitoraggio per verificare se anche Palermo potesse avvalersi, e a quali condizioni, di una consimile attività che, in ogni caso, sarebbe stata sottoposta, se portata a conclusione, alla valutazione e decisione finale e vincolante del Consiglio Comunale.
Le osservazioni formulate dai competenti uffici sono state puntualmente vagliate, come è doveroso da parte di un’Amministrazione corretta e trasparente. In tale contesto, la ripetuta interlocuzione dei vertici comunali con i dirigenti ha avuto l’unico ed esclusivo scopo di comprendere se sussistessero margini per procedere nell’istruttoria, nell’interesse esclusivo della Città e non certo di qualsivoglia soggetto privato, trattandosi in ogni caso di procedure soggette ad affidamento mediante bando pubblico.
Del resto, le criticità funzionali dell’ufficio comunale dei Tributi e la forte e correlata insoddisfazione dei Cittadini bastano a motivare il lavoro compiuto, nella circostanza, dall’Amministrazione e, comunque, sono sotto gli occhi di tutti: reiterato invio di cartelle esattoriali inesatte, appuntamenti calendarizzati anche oltre i dodici mesi, disservizi ripetutamente documentati dalla stampa, limitata capacità di contrasto all’evasione fiscale.
Un sindaco e la sua Giunta, di fronte a tali denunciati disagi della cittadinanza, non solo hanno il diritto, ma il preciso dovere di esplorare ogni possibile soluzione, alternativa o integrativa, che possa migliorare l’efficacia del servizio e supportare il lavoro dell’Amministrazione. È esattamente ciò che è stato fatto, nella massima trasparenza: nessuna attività informale o sotto traccia, ma discussioni e approfondimenti, tutti avvenuti, con contestuale corredo documentale, in seno alla Giunta o in occasione di incontri istituzionali alla presenza dei dirigenti.
In ogni caso, è bene chiarire, in via definitiva, che, nel rispetto del collegiale confronto e dei pareri tecnici pervenuti, non si è giunti ad alcun affidamento, né a decisioni esecutive riguardanti la proposta in questione. In buona sostanza: tanto rumore per nulla!
Ovviamente, l’Amministrazione rimane disponibile a fornire, se richiesta, ogni chiarimento a quanti hanno legittima competenza istituzionale a stabilire verità e giustizia.
In conclusione, non posso che respingere e rinviare agli improvvisati Torquemada di oggi ogni illazione, anche quella relativa ad improbabili e fantasiose ritorsioni personali nei confronti di dirigenti, potendosi confermare e dimostrare, con serena coscienza, la correttezza dei comportamenti dell’Amministrazione attiva verso la quale, in mancanza di ogni sostenibile argomentazione politica che riguardi i servizi alla Città e la qualità di vita dei cittadini, il variopinto circolo degli oppositori cerca, giorno per giorno, di alimentare, infruttuosamente e con maldestre ricostruzioni, sospetti, maldicenze e calunnie.
Per fortuna, i palermitani stanno imparando a conoscere la serietà dell’impegno e la volontà realizzativa di questa Amministrazione». Così il sindaco Roberto Lagalla